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Lavoro nel 2023: le mansioni più ricercate

Lavoro nel 2023: le mansioni più ricercate

Grazie ai dati forniti da AnnunciLavoro360, possiamo fare un punto sul mercato del lavoro in Italia che appare oggigiorno sempre più dinamico. Dati i frequenti cambiamenti, i lavoratori si chiedono quali saranno le mansioni più richieste nel 2023. Maturare consolidate esperienze e aumentare il background delle competenze può fare la differenza quando si tratta di migliorare la propria posizione lavorativa. Cercasi laureati Le imprese operative in Italia cercano con sempre maggiore insistenza personale qualificato: lauree in economia. In statistica e in giurisprudenza, oltre a profili tecnici con lauree in medicina, biochimica e ingegneria sono destinate ad andare per la maggiore. Quali sono le mansioni…
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Digital Workplace: strumento per aumentare il benessere delle risorse

Digital Workplace: strumento per aumentare il benessere delle risorse

Come se la passa il lavoro ibrido? Da ormai 2 anni, il lavoro ibrido è diventato prassi in gran parte delle aziende che, oggi più che mai, sono chiamate a ridisegnare i propri modelli organizzativi e a ripensare ai modi con cui si rapportano con le proprie risorse, anche attraverso strumenti digitali sempre più evoluti, interattivi e sicuri che favoriscano la produttività, ma, allo stesso tempo, aumentino l’engagement.  “I manager – precisa Giacomo Mason – devono attivare nuovi modi per entrare (e rimanere) in contatto con le persone affinché i flussi di comunicazione siano costanti e continui e si crei, di…
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10 competenze per innovare il lavoro nel 2023

10 competenze per innovare il lavoro nel 2023

Strategia dell’innovazione, crescita esponenziale, trasformazione digitale, marketing omnicanale, gestione del cambiamento e leadership condivisa. Senza trascurare la macroeconomia, l’economia industriale, la finanza d’impresa e la gestione operativa. Sono le dieci aree di competenza richieste ai professionisti che vogliano innovare il lavoro nel 2023: nell’era della collaborazione tra uomo e macchina ai professionisti serve una nuova cassetta degli attrezzi che veda protagoniste le abilità “dure” (o “hard skill”) e le competenze soffici, altrimenti dette “di vita”. Ne parla il giornalista e influencer di LinkedIn Filippo Poletti nel libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”: all’interno 101 storie di professionisti…
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Quali sono i lavori tech di domani?

Quali sono i lavori tech di domani?

DevOps Expert, Digital Transformation Manager, Commerciale “ibrido” e Data Science & Artificial Intelligence Expert sono, secondo Giuneco, le professioni del futuro in un mercato del lavoro fortemente condizionato dall’innovazione tecnologica Secondo una ricerca di IFTF (Institute For The Future) l’85% dei lavori che esisteranno nel 2030 non sono ancora stati inventati[1]. Le nuove tecnologie stanno infatti cambiando il panorama del lavoro, permettendo la nascita di nuove professioni mai esistite prima. Quali saranno allora le novità in ambito tech previste per il prossimo anno? Giuneco, software house che realizza soluzioni tecnologiche originali e personalizzate, ha individuato alcune tra le posizioni lavorative nel mondo tecnologico e digitale…
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Questo è il momento buono per valutare nuove opportunità di carriera

Questo è il momento buono per valutare nuove opportunità di carriera

Secondo il sondaggio, condotto su oltre 6.000 candidati in tutta Europa, il 15% si è detto convinto di aver trovato il lavoro giusto e non ha desiderio di cambiare, mentre solo il 10% dichiara di non aver mai preso in considerazione l’idea di nuove strade professionali. E gli altri? Dopo due anni segnati dalla pandemia globale, dall'aumento del lavoro a distanza e da tutti gli altri cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro, non pochi candidati si sono trovati di fronte a un bivio e hanno iniziato a chiedersi se fossero abbastanza soddisfatti dell’attuale posizione lavorativa o se fosse il momento…
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La salute passa dall’azienda: adesso è il capo a dover garantire il benessere psico-fisico dei lavoratori

La salute passa dall’azienda: adesso è il capo a dover garantire il benessere psico-fisico dei lavoratori

Secondo 7 lavoratori su 10 è la propria azienda a dover garantire la salute fisica e mentale dei dipendenti e assicurarne il benessere. È quanto emerge da una survey di Healthy Virtuoso, piattaforma che aiuta le compagnie a migliorare la produttività aziendale grazie ad un percorso che punta sul coinvolgimento della forza lavoro. Quale può essere dunque la chiave? La prevenzione. Come emerge da un sondaggio su oltre 2.000 dipendenti delle aziende del network Healthy Virtuoso, oltre l’87% ritiene che la prevenzione per la sua salute sia molto importante (in media 9 dipendenti su 10 lo affermano). Sempre secondo i dati di questa ricerca…
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Quiet quitting: un segnale di scarso coinvolgimento delle persone

Quiet quitting: un segnale di scarso coinvolgimento delle persone

Lavorare lo stretto indispensabile: questo è il quiet quitting, la nuova risposta alla hustle culture, ossia la cultura dell’iperattività e dell’iper-reperibilità. Non significa lasciare il posto di lavoro, ma evitare di fare più del dovuto. Neologismo nato sui social, “l’abbandono silenzioso” ribalta le priorità nell’equilibrio tra vita privata e lavoro. Il benessere delle persone acquista sempre più rilevanza e, per la prima volta, sorpassa la produttività nella scala dei valori. Il quiet quitting è un forte invito a ripensare la nostra identità e i criteri con cui misuriamo il nostro valore. La nuova generazione di lavoratori si rifiuta di definire la…
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Dimissioni e fine del mito del posto fisso: i candidati scelgono il proprio benessere

Dimissioni e fine del mito del posto fisso: i candidati scelgono il proprio benessere

Negli ultimi 12 mesi ha cambiato lavoro il 76% dei Millennials ed il 28% della Generazione X. In meno del 10% dei casi, però, la retribuzione è stata un fattore decisivo nella scelta. Da parecchi mesi si fa un gran parlare del fenomeno del “Great Resignation” che potremmo definire come crescita, per certi versi esponenziale, del numero di persone che decidono di lasciare il proprio lavoro, in alcuni casi senza avere già pronta una alternativa e – con una certa frequenza – facendo scelte professionali non in linea con quanto, fino ad oggi, viene considerato normale. “Non dobbiamo pensare – precisa…
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Burnout, quasi 6 dipendenti su 10 ne hanno sofferto

Burnout, quasi 6 dipendenti su 10 ne hanno sofferto

Dal 2019 è riconosciuto come un fenomeno occupazionale e, negli ultimi anni, si riscontra sempre più frequentemente tra i dipendenti italiani Alessandro Raguseo, CEO e Co-founder di Reverse: “Le aziende possono sicuramente fare la loro parte. Una maggiore cultura della fiducia, per esempio, contrasta il rischio di stress patologico” Nel 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto ufficialmente il burnout come un “fenomeno occupazionale” e oggi compare nell’International Classification of Disease, la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi a loro correlati. Negli ultimi anni, complici la pandemia, il lockdown e la difficile situazione economica, si è registrato un numero sempre crescente di…
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Quant’è attenta la tua azienda alla gender equality?

Quant’è attenta la tua azienda alla gender equality?

La gender equality è il quinto dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) stabiliti dall'ONU e inseriti nell'Agenda 2030, con lo scopo di migliorare le condizioni della popolazione mondiale[1]. Secondo il Global Gender Gap Report 2022[2], saranno però necessari ancora 132 anni per colmare il divario di genere a livello mondiale. Inoltre, considerando l'indice globale per la misurazione del livello di gender equality - basato sull'analisi di quattro variabili, ossia economia, istruzione, salute e politica - l'Italia risulta il 63esimo di 146 Paesi; prendendo, invece, in considerazione l'indice limitatamente alla dimensione economica e di pari opportunitá, l'Italia si posiziona al 110esimo posto. É…
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