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quiet quitting

Lavoro: in Italia 9 su 10 sono insoddisfatti, il 97% lo abbandona senza “Piano B”

Lavoro: in Italia 9 su 10 sono insoddisfatti, il 97% lo abbandona senza “Piano B”

Fotografia cruda dell’Unicusano sul mondo del lavoro nel Belpaese: il 77% degli U35 rinuncia alla carriera così come le donne, esplodono i fenomeni del burnout e della Great Resignation. Boom di nomadi digitali, oggi 35 milioni in tutto il mondo per un valore economico di ben 787 miliardi di euro Italia e mondo del lavoro mai così distanti. Nell’ultimo anno, secondo una recente indagine dell’Unicusano, ben nove italiani su dieci hanno manifestato profonda insofferenza per il proprio lavoro, decidendo nel 43% dei casi di abbandonarlo. Una scelta per nulla sofferta che addirittura per il 97% delle persone non prevedeva alcun “piano B”. A soffrirne…
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Quiet quitting: un segnale di scarso coinvolgimento delle persone

Quiet quitting: un segnale di scarso coinvolgimento delle persone

Lavorare lo stretto indispensabile: questo è il quiet quitting, la nuova risposta alla hustle culture, ossia la cultura dell’iperattività e dell’iper-reperibilità. Non significa lasciare il posto di lavoro, ma evitare di fare più del dovuto. Neologismo nato sui social, “l’abbandono silenzioso” ribalta le priorità nell’equilibrio tra vita privata e lavoro. Il benessere delle persone acquista sempre più rilevanza e, per la prima volta, sorpassa la produttività nella scala dei valori. Il quiet quitting è un forte invito a ripensare la nostra identità e i criteri con cui misuriamo il nostro valore. La nuova generazione di lavoratori si rifiuta di definire la…
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