Economia comportamentale per una rivoluzione sostenibile

 Economia comportamentale per una rivoluzione sostenibile

Antonella Camarca, responsabile Business Consulting di Minsait in Italia

Economia comportamentale
Antonella Camarca

L’applicazione dei principi di Economia comportamentale può rivoluzionare l’attuale paradigma produttivo e consumistico verso modelli più sostenibili per un miglioramento della società e per la salvaguardia del pianeta.  Infatti, il miglior modo di promuovere comportamenti più virtuosi riguarda la comprensione dei meccanismi psicologici che inducono gli esseri umani ad agire in un determinato modo, al fine di poter intervenire e incentivare comportamenti più sani e sostenibili. 

Per le aziende c’è una buona notizia: perseguire comportamenti sostenibili può coincidere con la crescita economica. Secondo l’Insight di Minsait “L’economia comportamentale di fronte all’urgenza della digitalizzazione sostenibile”, le aziende leader nell’adozione digitale e nelle pratiche sostenibili avranno tre volte più probabilità di riprendersi ed emergere nel periodo post-pandemico, e 2,5 volte più probabilità di essere tra i migliori performer in futuro. Essere più sostenibili è necessario per il bene della società e del pianeta, bisogna andare oltre il semplice posizionamento commerciale, oltre le strategie di vendita e oltre il reporting dei KPI aziendali. 

L’incorporazione dell’apprendimento e degli strumenti messi a disposizione dalla scienza comportamentale può aiutarci a progettare esperienze basate sui comportamenti che vogliamo promuovere. L’Economia comportamentale si basa sulla conoscenza dei pregiudizi (bias) cognitivi, al fine di prevedere il comportamento dei consumatori e dedurre il loro processo decisionale. Può intervenire in numerosi settori, come ad esempio quello della Customer experience, del Service design e del marketing. 

Prendendo ad esempio la Customer experience, l’implementazione di tecniche e strategie derivanti dall’Economia comportamentale possono giocare un ruolo fondamentale nella comprensione dei bias dei consumatori e nell’individuazione delle strategie da mettere in atto per governarli al meglio.

Tra i condizionamenti cognitivi più comuni nel campo della gestione dell’esperienza cliente troviamo, ad esempio, l’effetto bandwagon, fondamentale nella fase di acquisto, che consiste nel risultato del bisogno umano di appartenere a un gruppo, e un modo per ottenerlo è quello di unirsi al comportamento più ripetuto. Un altro condizionamento cognitivo comune è relativo all’esperienza recente, ovvero il cervello tende a dare maggior importanza agli ultimi dati che ha ricevuto rispetto a quelli precedenti (anche se questi ultimi sono più logici). Questo può essere di fondamentale importanza nella gestione dei reclami: una gestione portata avanti con professionalità ed empatia può aiutare a far sì che il consumatore dimentichi l’incidente che ha causato il reclamo, rafforzando quindi il rapporto con il marchio. 

L’Economia comportamentale ha un impatto anche sul Service design, andando a capire quali decisioni sono cruciali per guidare i risultati degli utenti e quindi generare un impatto dove è necessario. Non è possibile applicare l’Economia comportamentale per modellare in modo completo un’esperienza, ma possiamo imparare a identificare e modificare i momenti cruciali del processo decisionale per aumentare esponenzialmente il successo del prodotto.

Per quanto riguarda la creazione di nuove abitudini entra in gioco il Design comportamentale. Questo paradigma fa uso di diverse tecniche nella progettazione di prodotti, servizi ed esperienze digitali a partire dalla progettazione preliminare dei comportamenti che vogliamo incoraggiare al fine di incentivare la creazione di abitudini durature nel tempo a beneficio dell’individuo, della società e dell’ambiente.

Avviare un dibattito sulla necessità individuale e collettiva di generare un impatto positivo, assumersi le proprie responsabilità sia come consumatori che come aziende e impegnarsi a promuovere comportamenti sempre più sostenibili, per essere agenti di un cambiamento è importante e l’economia comportamentale può aiutarci nell’individuare soluzioni che possono fare bene al business, ma soprattutto alla società e al pianeta. 

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