Il calcolatore di stipendio netto guida gli utenti tra le novità fiscali del 2024

 Il calcolatore di stipendio netto guida gli utenti tra le novità fiscali del 2024

Secondo il Report sulla Retribuzione 2023 di Coverflex, il 54% dei lavoratori ritiene che all’interno dell’azienda si dovrebbero attuare pratiche di trasparenza salariale: uno strumento sempre più utile per conoscere esattamente la somma di denaro netta che si riceve ogni mese, soprattutto alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, è il calcolatore di stipendio netto.

Primo in italia a stimare l’impatto del welfare aziendale sulla busta paga e usato da oltre 6000 persone al giorno, il calcolatore di Coverflex tiene conto di tutte le novità fiscali previste per l’anno in corso e facilita le operazioni finanziarie, educando l’utente e aiutandolo ad acquisire maggior consapevolezza.

La nuova Legge di Bilancio 2024, approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati verso la fine dello scorso dicembre, ha visto stanziare buona parte del budget sul taglio del cuneo fiscale e contributivo per i lavoratori dipendenti, a cui sono destinati 15 dei circa 25 miliardi della manovra. Sostanzialmente il taglio del cuneo fiscale, che è tra le misure più significative previste dalla Manovra, punta a ridurre le imposte e i contributi che si applicano sugli stipendi, consentendo una graduale riduzione della differenza tra stipendio lordo e stipendio netto. Le stime parlano di una riduzione dei contributi pari al 7% sulle retribuzioni imponibili fino a 1.923 euro al mese e del 6% per quelle fino a 2.692 euro al mese, valide solo per tutto il 2024. Un’altra misura adottata dal governo, è l’accorpamento delle aliquote IRPEF, che a sua volta si inserisce nel contesto di ristrutturazione del sistema fiscale italiano: grazie alla riduzione degli scaglioni IRPEF, dunque, fino a 28mila euro l’aliquota sarà pari al 23%. 

Anche il welfare aziendale sarà soggetto a novità, in modo particolare i fringe benefit, ossia quei beni e servizi che il datore di lavoro sceglie di distribuire volontariamente, incentivando la fidelizzazione e la produttività dei dipendenti a fronte di agevolazioni fiscali. A partire dal 2024, e solo per quest’anno, chi non ha figli potrà beneficiare della quota massima di esenzione pari a 1000 euro, in sostituzione dei precedenti 258,23. Il tetto dei fringe benefit per i dipendenti con figli a carico scenderà invece a 2000 euro, rispetto ai precedenti 3000 euro. Lo scopo è limitare un divario che veniva percepito come troppo accentuato, mantenendo comunque una convenienza per tutti i collaboratori.  

Alla luce dei cambiamenti e delle modifiche che la Legge di Bilancio ha portato con sé Coverflex, startup di welfare aziendale specializzata in retribuzione flessibile, ha aggiornato il suo calcolatore di stipendio netto per aiutare i dipendenti a districarsi tra le novità fiscali del 2024. Lo strumento, che dal suo lancio nel novembre 2023 è già stato utilizzato da oltre 150mila persone, con picchi di consultazione proprio nei primi giorni di gennaio, consente all’utente di calcolare, gratuitamente e in totale autonomia le entrate nette derivanti dal lavoro dipendente: sarà sufficiente indicare i dati più importanti relativi alla propria retribuzione, tra cui RAL, numero di mensilità, regione di provenienza e welfare aziendale, e il calcolatore provvederà automaticamente a determinare le percentuali di tassazione e di detrazione, mostrando poi il netto mensile e quello annuale.

Quali sono i vantaggi che un lavoratore ottiene nel momento in cui usufruisce del calcolatore di stipendio netto di Coverflex?

Stando a quanto emerso dal Report sulla Retribuzione 2023 stilato da Coverflex, sono sempre di più gli italiani che pensano che i datori di lavoro dovrebbero menzionare la RAL nelle offerte di lavoro, mentre il 54% dei lavoratori ritiene che all’interno dell’azienda si dovrebbero attuare pratiche di trasparenza salariale, che si conferma tra i trend per il 2024 nel campo delle risorse umane. Per tale ragione, risulta fondamentale avere a disposizione  quello che Coverflex definisce uno “strumento di empowerment” in grado di fornire ad ogni utente  una conoscenza e una comprensione approfondite circa la sua retribuzione, permettendogli di agire con maggior consapevolezza e di operare scelte più mirate, soprattutto in ambito lavorativo. 

Attualmente, il calcolatore di Coverflex viene usato da una media di 6000 persone al giorno. Inoltre, il calcolatore di Coverflex è l’unico in grado di stimare l’impatto del welfare aziendale, offerto dalla propria azienda, sulla busta paga mensile e sul reddito netto annuale. In fase di compilazione, infatti, l’utilizzatore può inserire la somma di welfare a propria disposizione e questa verrà aggiunta al calcolo finale. Secondo Coverflex, questo passaggio è indispensabile poiché le varie misure di welfare, che per definizione puntano ad aumentare il potere d’acquisto del dipendente senza ripercussioni sul reddito imponibile, si configurano come un’entrata netta, che si aggiunge alla parte di salario già concordata con il datore di lavoro.

Tra i diversi obiettivi che si pone Coverflex con il suo calcolatore, indubbiamente vi è la volontà di supportare il dipendente, orientandolo tra novità burocratiche e normative fiscali. 

Le calcolazioni che portano alla determinazione dello stipendio netto sono molteplici e tengono conto di molte variabili: lo scaglione IRPEF al quale si appartiene, la regione di residenza, la presenza di familiari a carico e molto altro. Per chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, ma anche per le persone con più esperienza, non è sempre facile conoscere ogni singola calcolazione necessaria”, afferma Mara Tonta, Marketing Manager di Coverflex. Se tutti, probabilmente, conoscono la propria retribuzione annua lorda, solo una piccola percentuale delle persone sa qual è l’addizionale comunale applicata al proprio stipendio. Usare un calcolatore può non solo facilitare le operazioni da svolgere, ma anche trasformarsi in un momento di educazione finanziaria che spinge ad approfondire elementi e concetti prima poco chiari”, conclude Mara Tonta

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