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Sostenibilità e innovazione come nuove materie scolastiche

Sono anni che si discute sui programmi ministeriali della scuola italiana tra chi pensa che siano obsoleti e chi invece sostiene che le materie di studio delle nostre scuole sia il fondamento per poter affrontare il mondo universitario con le tante specializzazioni a disposizione.

Senza voler entrare nel merito della diatriba, di sicuro, alla scuola italiana, mancano delle materie che servano a far crescere i nostri ragazzi con una visione più allargata del mondo che ci circonda e ponendo le basi su temi che sono diventati imprescindibili per la vita sul nostro pianeta.

Sostenibilità e innovazione

Iniziare già dalla scuola media a toccare argomenti quali la sostenibilità ambientale, l’innovazione, l’economia circolare non a margine delle materie di studio classiche ma definendo dei piani formativi specifici, per permettere ai ragazzi di crescere avendo chiaro quelli che saranno i temi sempre più affrontati nella vita e nel mondo del lavoro al fine di instillare, nelle nuove generazioni, concetti che per il momento vengono presi poco in considerazione ma che stanno diventando fondamentali per il futuro del nostro pianeta.

In altri paesi come il Regno Unito, la Germania, la Svezia sono state introdotte nuove materie nelle scuole medie e superiori come la sostenibilità ambientale e l’educazione al digitale, temi che in Italia vengono sottovalutati o trattati in maniera marginale. Gli investimenti di questi paesi sul fronte scolastico sono stati importanti in questi ultimi anni sia per formare il personale docente su queste “nuove tematiche” sia per implementare nelle scuole nuovi strumenti di didattica, più innovativi e andando a migliorare le infrastrutture delle reti scolastiche con accesso al wifi e connessioni performanti.

La scuola italiana deve mettersi al passo il prima possibile per fare in modo che i nostri ragazzi possano uscire dai percorsi di studio con la giusta consapevolezza su temi tanto importanti e avendo solide basi sull’utilizzo del digitale sia in termini pratici che etico/morali.

In un mondo sempre più globalizzato il nostro Paese non può permettersi di restare fanalino di coda ma deve fornire percorsi e strumenti per far rimanere al passo i nostri ragazzi formando nuove generazioni in grado di competere nel mondo del lavoro e, al contempo, con la giusta sensibilità per riuscire ad invertire quel percorso che ci sta portando, sempre più velocemente, all’esaurimento delle risorse del nostro Pianeta.

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