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A Torino arriva la DAMA ItalyAnnual Convention(DIAC) 2025

Il 27 novembre l’Environment Park ospita un evento esclusivo per partner e soci di DAMA Italy, tra keynoteroundtable, networking e l’opportunità di ottenere la certificazione CDMP

Mettere i dati al servizio del bene comune: è questa la sfida che guida l’edizione 2025 della DAMA Italy Annual Convention (DIAC), in programma giovedì 27 novembre presso l’Environment Park di Torino. L’evento è promosso da DAMA ItalyAssociazione Italiana Data e Analytics (AIDA) ETS, chapter italiano di DAMA International, la più importante community a livello globale per l’avanzamento e la promozione delle conoscenze e competenze nel campo del data management

La Convention sarà un’occasione per festeggiare i sette anni di attività dell’Associazione, lasciarsi ispirare dalle riflessioni degli speaker e partecipare a dibattiti con esperti del settore, oltre a un momento di networking per incontrare volti nuovi e rivedere amici e colleghi. Inoltre, sarà un’opportunità per sostenere l’esame di certificazione DAMA CDMP in modalità Pay If You Pass e per scoprire il futuro di DAMA Italy.

Al fine di garantire un confronto di qualità e favorire la costruzione di una rete solida, l’evento è riservato a soci e partner. Per associarsi è sufficiente visitare il sito, compilare il form di adesione e scegliere la modalità più adatta alle proprie esigenze, sia che si tratti di un’iscrizione individuale, sia che si voglia coinvolgere la propria azienda all’interno del network di DAMA Italy.

DIAC 2025, i dati al servizio del bene comune

Al centro del convegno sarà il tema “Data for Good: i dati al servizio del bene comune”, a sottolineare l’attenzione crescente verso il ruolo sociale dei dati. Un obiettivo che per Dama Italy si traduce in progetti concreti che promuovono l’uso etico e responsabile dei dati per generare impatto positivo in ambito sociale, ambientale ed economico. L’Associazione promuove iniziative di data sharing tra pubblico e privato, casi d’uso che migliorano la qualità della vita e favorisce la formazione su temi come l’AI responsabile e la data literacy. La community – che oggi accoglie oltre 300 membri individuali e 30 associati corporate – è chiamata a essere protagonista di questo cambiamento, condividendo esperienze e best practice. 

L’edizione 2025 della DAMA Italy Annual Convention vedrà la partecipazione di professionisti, accademici e rappresentanti delle istituzioni, a testimonianza di quanto il tema “Data for Good” sia oggi centrale e trasversale. Tra gli ospiti, interverranno Mario Nobile, Direttore Generale di AgID, insieme ai due keynote speaker: Massimiliano Nicolini, Presidente della Fondazione Olitec, ed Emanuela Girardi, Presidente di ADRA, che offriranno una visione di sistema sull’impatto positivo dei dati nella società. 

Il programma prevede momenti di confronto su temi cruciali come ambiente, sicurezza e sanità, attraverso roundtable che metteranno in dialogo esperienze e prospettive diverse. L’obiettivo è mostrare come il dato sia una risorsa potente non solo per affrontare le sfide del domani, ma anche per rispondere alle esigenze di oggi. Tuttavia, i professionisti dei dati sono chiamati a essere pienamente consapevoli delle criticità che le tecnologie emergenti possono rappresentare, in particolare sul piano della sostenibilità ambientale e della sicurezza. I partecipanti al convegno porteranno con sé la consapevolezza che la gestione responsabile dei dati è la chiave per generare valore e impatto positivo, a patto di saperne riconoscere e governare le complessità.

Nino Letteriello, Presidente di Dama Italy, descrive l’anima e gli orizzonti dell’Associazione: «Negli ultimi sette anni, l’Associazione Italiana Data & Analytics (DAMA Italy) ha lavorato per diffondere la cultura della gestione dei dati come leva strategica per la crescita del Paese. Abbiamo costruito una comunità di esperti solida e trasversale, coinvolgendo professionisti, aziende, pubbliche amministrazioni e università. Tra i risultati più significativi: la crescita costante dei soci individuali e aziendali, l’organizzazione di eventi formativi e divulgativi in vari formati, la promozione della certificazione CDMP sul territorio italiano e la creazione di partnership con realtà nazionali e internazionali. Per il 2026 puntiamo a rafforzare il nostro ruolo di riferimento per la data governance in Italia, con sempre maggiore attenzione al ruolo anche sociale che la gestione dei dati può assumere, tema tra l’altro del convegno annuale di quest’anno».

La certificazione CDMP, un riconoscimento internazionale senza barriere

Durante la Convention, sarà offerta ai partecipanti la possibilità di diventare professionisti certificati CDMP(Certified Data Management Professional). La certificazione DAMA-CDMP è riconosciuta a livello internazionale e attesta competenze fondamentali nella gestione dei dati. La certificazione sarà rilasciata in modalità Pay If Yoy Pass, con l’obiettivo di abbattere le barriere di accesso, permettendo ai candidati di pagare solo in caso di superamento dell’esame. Un’opportunità concreta per valorizzare il proprio profilo professionale e accelerare il proprio percorso in un mercato sempre più competitivo.

La scelta di Torino, città simbolo di innovazione e sostenibilità

L’edizione 2025 segue quella svoltasi con grande successo l’anno scorso a Roma, nella suggestiva sede di Villa Blanc – Luiss Business School. L’evento, dal titolo “Data & AI Democratization: una questione etica, sociale e tecnologica“, aveva rappresentato un’importante occasione di confronto sui vantaggi e le sfide dell’Intelligenza Artificiale (AI) e della Generative AI (GenAI). 

La scelta per l’edizione 2025 si è orientata su Torino, Capitale Europea dell’Innovazione per il biennio 2024-2025 e città simbolo di innovazione e sostenibilità, un ecosistema vivace nel campo dei dati, delle tecnologie emergenti e una comunità di enti filantropici di notevole rilevanza. Nel dinamico contesto torinese, l’Environment Park rispecchia appieno i valori di “Data for Good”: è un luogo che unisce ricerca, impresa e attenzione all’ambiente, un humus fertile in cui valorizzare le eccellenze territoriali e creare connessioni tra le realtà locali e la nostra community nazionale.

Networking e brain date, occasioni di crescita e collaborazione

Uno degli elementi chiave della Convention sarà ancora una volta il networking, una risorsa che accomuna tutte le iniziative che Dama Italy promuove nell’arco dell’anno, tra cui i “brain date”. Nati quest’anno da un’idea del Comitato Scientifico dell’Associazione, si tratta di incontri tematici interattivi, facilitati da moderatori e da un keynote speaker, che permettono ai partecipanti, grazie alla loro impostazione a tavola rotonda, di orizzontalizzare il dibattito e confrontarsi su sfide e opportunità comuni, favorendo la nascita di collaborazioni concrete tra imprese, pubblica amministrazione e terzo settore.  

DAMA ItalyAnnual Convention(DIAC)
Il team di DAMA Italy

Partnership e Women Ambassador, lo sguardo verso il futuro

Fin dalla sua nascita, Dama Italy mira ad ampliare il proprio raggio d’azione e contaminare le competenze dei propri membri con quelle di altre community di eccellenza. In quest’ottica, ha stretto alleanze valoriali e strategiche conpartner come i Chapter del PMI in Italia (PMI Northern ItalyChapter, Central Italy Chapter e Southern Italy Chapter), ISACA Venice Chapter, e molti altri. 

Parallelamente, l’Associazione porta avanti – anche attraverso la nomina di una Women Ambassador – un costante sforzo etico per la giusta rappresentazione delle professioniste in un’ottica di inclusione e diversity.

Attraverso le survey di settore, progetti di ricerca coordinati dal Comitato Scientifico, DAMA Italy mira a tracciare una fotografia aggiornata della maturità del data management nelle imprese italiane. Fin dal 2020, queste indagini – presentate durante le Convention annuali DIAC – analizzano aree come data governance, data quality e sicurezza, rafforzando l’impegno dell’Associazione sulla conoscenza del mercato. 

DAMA Italy continua così a promuovere una cultura dei dati che unisce competenza, inclusione e impatto sociale.

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