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SMI Group celebra 10 anni di innovazione nell’ICT

AI, Reverse Mentoring e inclusione: in un evento esclusivo a Roma, SMI Group, prima azienda italiana a ottenere la certificazione per la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale secondo ACCREDIA, esplora le opportunità della tecnologia e della collaborazione intergenerazionale

SMI Group, gruppo leader nel settore ICT e prima azienda italiana a ricevere la certificazione per la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale secondo ACCREDIA, ha celebrato il 23 maggio all’Hotel Aurelia Antica di Roma il suo 10° anniversario con l’evento “Il Valore del Dialogo tra Generazioni nell’Impresa del Futuro”. Un’occasione unica per discutere le sfide e approfondire le opportunità del Generation Management, la gestione della coesistenza intergenerazionale all’interno delle aziende, messa a fuoco con numeri, analisi e case studies. L’incontro ha visto imprenditori ed esperti del settore riflettere sui modelli di collaborazione intergenerazionale capaci di valorizzare competenze, esperienze e spinte innovative. Tra i relatori, figure di spicco come Rudy BandieraMarco Lorusso e i vertici di SMI Group: Cesare Pizzuto (CEO) e Stefano Tiburzi (Co-Founder & COO). Per un confronto su sfide e opportunità da cogliere grazie al digitale, l’evento ha coinvolto i partner tecnologici di SMI Group: Oracle, Opentext, Stormshield e WatchGuard.

Generazioni a confronto: tecnologia, esperienza e innovazione per l’impresa di domani

La convivenza di diverse generazioni all’interno dello stesso ambiente lavorativo, combinata con la rapida evoluzione digitale, rappresenta una sfida complessa ma ricca di opportunità. Un fenomeno particolarmente evidente nel nostro Paese, complice anche l’allungamento dell’età media della popolazione: nel 2025, infatti, per la prima volta nella storia, fino a cinque generazioni condividono lo stesso spazio aziendale, con differenze valoriali e culturali spesso significative, come emerso da una recente ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice in collaborazione con Doxa. In un tale contesto, le imprese che riusciranno a costruire spazi di lavoro inclusivi, valorizzando le competenze di ciascuna generazione e incentivando la cultura digitale, saranno quelle più competitive nel mercato del futuro

Questi alcuni dei temi al centro dell’evento organizzato il 23 maggio a Roma, in occasione dei 10 anni di SMI Group: un momento di dibattito tra esperienze e prospettive diverse per ripensare insieme l’impresa del futuro. Dopo un’introduzione sui temi della comunicazione, del cambiamento e della tecnologia a cura dell’autore, formatore e content creator Rudy Bandiera, sono intervenuti Cesare Pizzuto e Stefano Tiburzi, rispettivamente CEO e Co-Founder & COO di SMI Group

Il CEO Cesare Pizzuto, nel suo speech dal titolo “Dall’Esperienza all’Innovazione: Un Percorso di Crescita Continuo”, ha riflettuto sul rapporto complesso e stimolante tra generazioni, sottolineando la necessità di ascoltare i giovani. Ha poi presentato la mission di SMI Group, sottolineando l’attenzione del Gruppo alla convivenza intergenerazionale in azienda: «Quest’anno celebriamo con orgoglio i 10 anni di SMI, un traguardo che rappresenta non solo un anniversario, ma un punto di partenza per continuare a crescere. La nostra azienda è nata con una visione chiara: crescere, evolvere e costruire qualcosa che duri nel tempo. Per riuscirci, dobbiamo saper unire esperienza e innovazione. Il dialogo tra generazioni è una risorsa strategica fondamentale, per cui SMI Group si impegna a valorizzare chi ha costruito la nostra storia e, al contempo, dare spazio a chi porta nuove idee. La tecnologia ci aiuta a facilitare questo scambio di conoscenze, creando connessioni e rafforzando la collaborazione fra generazioni all’interno dell’azienda. Guardando al futuro, l’obiettivo è investire nelle persone e nella cultura aziendale, per affrontare insieme il cambiamento e costruire un futuro solido e condiviso». 

Stefano Tiburzi, Co-Founder & COO di SMI Group, è intervenuto sul tema “Costruire un’Eredità Digitale: La Sinergia tra Esperienza e Tecnologia”, proponendo uno spunto poi approfondito nelle successive tavole rotonde: «Festeggiamo dieci anni di cambiamento, crescita e costruzione. In questo percorso abbiamo scoperto che il vero motore dell’innovazione è il dialogo tra generazioni. La collaborazione intergenerazionale non è solo un valore, ma una strategia vincente: è ciò che accade quando un neolaureato con un’idea brillante si confronta con un collega con trent’anni di esperienza. È una sfida che, se affrontata con metodo e apertura, diventa una leva di trasformazione. Ma la tecnologia, da sola, non basta: serve un modello culturale fondato su ascolto, collaborazione e formazione continua. Da qui nascono le nostre Academy, i percorsi di reskilling, il reverse mentoring e i team misti, dove l’esperienza si fonde con l’energia. Solo così possiamo costruire un futuro basato su contaminazione, fiducia e intelligenza collettiva. E possiamo farlo in un solo modo: insieme». 

Cinzia Mingiardi, Chief Marketing Officer di SMI Group, ha commentato: «Oggi celebriamo 10 anni di SMI con due parole che raccontano la nostra visione: futuro e insieme. Crediamo che l’innovazione più potente nasca dall’incontro tra esperienze diverse. Per questo abbiamo scelto di parlare di dialogo tra generazioni. In SMI Group l’innovazione non è solo tecnologica, ma soprattutto umana. Attraverso il reverse mentoring e modelli collaborativi innovativi, valorizziamo l’esperienza dei senior e la creatività dei più giovani. Human-Tech, per noi, significa creare spazi di dialogo continuo, dove la tecnologia collega competenze e prospettive diverse. Questa è la nostra idea di impresa: un ambiente inclusivo e intergenerazionale, in cui il sapere si trasferisce e si rinnova, generando valore».

Sul ruolo della tecnologia nel favorire il dialogo tra generazioni all’interno delle aziende, Marco Lorusso, giornalista specializzato in ambito IT, si è confrontato con i partner tecnologici di SMI Group presenti all’evento. A intervenire sul tema sono stati Gianluca Liparoti, AI Sales Lead for Italy di Oracle, Alessandro Frillocchi, Senior Account Manager di OpenText, Andrea Scattina, Country Manager Italy di Stormshield, e Gioacchino D’Amore, Channel Account Manager di WatchGuard. 

SMI Group e l’intelligenza artificiale: un nuovo traguardo raggiunto

A proposito di nuove tecnologie, il CEO Cesare Pizzuto ha poi annunciato un nuovo traguardo dell’azienda: SMI Group è la prima realtà italiana a essere certificata in base alla norma UNI CEI ISO/IEC 42001:2024, lo standard internazionale per i sistemi di gestione dell’intelligenza artificiale, secondo lo schema ACCREDIA. La certificazione ISO/IEC 42001 è un pilastro per sviluppare, adottare e monitorare sistemi IA in modo responsabile, etico e trasparente. Una svolta cruciale per le organizzazioni pubbliche e private che intendono adottare un approccio sistemico e documentabile alla gestione dell’IA e integrare efficacemente l’IA all’interno dei processi aziendali in modo sostenibile e tracciabile. Grazie alla certificazione, SMI è in grado di sviluppare non solo tecnologie IA fidate, spiegabili e trasparenti, ma può offrire ai propri clienti e partner un’intera architettura organizzativa e procedurale per accompagnarli nello sviluppo e nell’adozione di sistemi di IA affidabili, etici e sostenibili

Oltre le differenze: creare valore attraverso il dialogo generazionale

Il primo talk dal titolo “Oltre le differenze: creare valore attraverso il dialogo generazionale”, moderato da Rudy Bandiera, ha invitato gli speaker di Oracle, Opentext, Stormshield e WatchGuard, a confrontarsi su temi quali il rapporto fra competenze senior e nuove competenze digitali e il ruolo della leadership nella gestione delle relazioni intergenerazionali in azienda. Sono stati inoltre presentati alcuni case studies di successo, come le Academy di SMI Group, progetti di formazione continua rivolti a nuove risorse, promossi nell’ottica di collaborazione intergenerazionale all’interno dell’azienda. 

I relatori hanno offerto una panoramica sulla trasformazione del lavoro in ottica intergenerazionale e digitale: dalla necessità di valorizzare il patrimonio informativo aziendale, alle differenze tra generazioni rispetto alle aspettative professionali; dalla trasmissione di competenze tra profili senior e junior, e viceversa (reverse mentoring), ai cambiamenti nei modelli organizzativi interni, segnati dalla coesistenza di persone di età diverse e da modalità di lavoro ibride. Dal panel è emersa la necessità di valorizzare le competenze di ciascuna generazione, sul modello del “DNA generazionale” illustrato da una recente ricerca del Politecnico di Milano: uno strumento che permette di mappare e potenziare le skill distintive di ogni fascia d’età, facilitando la costruzione di team eterogenei ma coesi

Human tech, come la tecnologia amplifica il potenziale delle persone

Il secondo talk, dal titolo “Human tech, come la tecnologia amplifica il potenziale delle persone”, moderato da Marco Lorusso, ha esplorato le sfide legate all’integrazione generazionale in azienda, rese più urgenti in un contesto di rapida evoluzione tecnologica. I relatori hanno immaginato strategie per facilitare il trasferimento di competenze tra generazioni, attraverso linguaggi e approcci formativi inclusivi. Particolare attenzione è stata rivolta all’intelligenza artificiale, vista sia come un facilitatore sia come un amplificatore della distanza intergenerazionale in azienda. È emersa, inoltre, la necessità per le imprese di costruire ambienti inclusivi e tecnologicamente all’avanguardia, capaci di gestire team eterogenei e sempre meno legati a un unico luogo di lavoro. La pandemia e lo smart working hanno accelerato questi cambiamenti, richiedendo nuove politiche di inclusione in azienda. 

In chiusura, il panel ha evidenziato come le scelte in ambito digitale siano oggi influenzate da fattori geopolitici e normativi, sottolineando l’importanza di modelli ibridi capaci di reagire all’incertezza internazionale e bilanciare esigenze locali e visione globale

La serata si è conclusa con un aperitivo a bordo piscina, seguito da una cena di gala: entrambe occasioni per continuare a scambiarsi idee e prospettive sul valore umano, professionale e sociale del dialogo intergenerazionale nell’impresa di oggi e di domani.

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