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Tech, l’AI conquista il mondo dell’Hotellerie

A livello economico il mercato dell’artificial intelligence applicata nel settore turistico e dell’hospitality raggiungerà quota 36 miliardi entro i prossimi 9 anni (+1100% sul 2024). Entrando più nel dettaglio, l’utilizzo maggiore verrà effettuato proprio all’interno di resort e hotel. Considerazioni più precise sullo scenario arrivano da Ernesto Di Iorio, CEO della tech company QuestIT by Vection Technologies che vanta la realizzazione di una serie di innovazioni, soprattutto avatar, applicati all’universo “travel addicted”: “Non esiste miglior supporto dell’AI sotto forma di tecnologie all’avanguardia per garantire ai turisti soggiorni indimenticabili”

Il vantaggio di un hotel è quello di essere un ottimo rifugio dalla vita domestica”: mai banali le parole dello storico scrittore e critico musicale George Bernard Shaw che, in vista del periodo più caldo e intenso delle vacanze estive, assumono ancora più importanza. Restando in ottica hotellerie, c’è un altro fattore che, insieme alla voglia di spensieratezza e relax da parte di turisti di tutte le età, si sta prendendo la scena. Si tratta della tecnologia e, nello specifico, dell’intelligenza artificiale. Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di QuestIT, tech company appartenente al gruppo Vection Technologies. A questo proposito, spunti interessanti sul tema arrivano dal mondo dei mercati e, nel dettaglio, da InsightAce Analytic: a livello globale, la business unit dell’AI applicata al mondo del turismo e della cosiddetta hospitality registrerà una crescita senza precedenti in vista dei prossimi anni. Infatti, dopo aver sfiorato i 3 miliardi di euro di ricavi nel 2024, l’asset prevede di raggiungere quota 36 miliardi entro i prossimi 9 anni (+1100%)con un CAGR del 29% nel periodo preso in analisi. All’interno di questo scenario in grande evoluzione emerge un aspetto interessante: gli utenti finali, o “end user”, che stanno utilizzando e che utilizzeranno maggiormente la tecnologia del momento sono i resort e gli hotel. Arrivati a questo punto: in che modo l’AI può essere applicata a supporto degli addetti ai lavori e degli ospiti presenti all’interno di una determinata struttura? Una prima soluzione viene fornita in maniera precisa e dettagliata da Hospitality Today: in maniera più dettagliata si parla di una serie di catene e grandi brand del settore che, al fine di automatizzare il tortuoso processo di assegnazione delle camere d’albergo, stanno utilizzando algoritmi di ultima generazione capaci di assegnare fino a 1,2 milioni di camere in lassi di tempo relativamente brevi. In questo modo, non solo gli utenti risultano più soddisfatti, ma vengono risparmiate energie e ore di lavoro ai dipendenti che possono concentrarsi su altre mansioni.

Un ulteriore esempio virtuoso arriva dall’Italia e, nello specifico, dalla Puglia dove l’Hotel ApuliaRè ha messo a terra, grazie al coinvolgimento della tech company QuestIT specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale, un “virtual concierge”, ovvero un avatar conversazionale, denominato Regina, a disposizione 24/7 grazie al quale viene offerta ai visitatori un’esperienza da ricordare. Indicazioni più precise in merito al funzionamento dell’innovazione vengono offerte da Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT by Vection Technologies: “In quanto realtà di spicco del settore, siamo chiamati ad offrire ogni anno nuove e brillanti soluzioni a supporto di associazioni, aziende, istituti e, in questo caso specifico, hotel del territorio. Il mondo del turismo, come già specificato dalle ricerche sopra argomentate, sarà uno dei settori più «influenzati» dall’utilizzo dell’artificial intelligence e, proprio per questo, sta a noi professionisti del settore aiutare le principali industrie italiane e, perché no, europee a rimanere al passo con i tempi. Nel caso dell’Hotel ApuliaRè,gestito dall’ex coach internazionale di volley in serie A1 Vincenzo Di Pinto e dalla sua famiglia, abbiamo realizzato un assistente virtuale di ultima generazione capace di comunicare in più lingue e supportare il turista a 360° sia all’interno della struttura ricettiva sia all’esterno, fornendo consigli e suggerimenti specifici, ad esempio sui migliori ristoranti, sulle esperienze da vivere e sulle località da non perdere, per vivere nel miglior modo possibile la propria vacanza a Bari e in Puglia e apprezzare così ogni momento. Regina, in questo caso specifico, accoglie i turisti all’interno di un totem situato all’ingresso dell’albergo e, dopo aver assegnato in maniera immediata e naturale le camere, può essere scaricato sul proprio dispositivo mobile per averlo sempre con sé”.

Dagli avatar si passa ai robot. Infatti, stando ad ulteriori ricerche, i cosiddetti “AI robot” saranno, insieme ai gemelli virtuali, i veri e propri tratti distintivi del mondo del turismo e dell’hotellerie nel corso delle prossime annate. Anzi già da adesso. A questo proposito, risalta e non poso il recente approfondimento a cura della testata spagnola El Paìs, secondo cui i cosiddetti “assistance robot” accolgono i nuovi arrivati e offrono assistenza agli ospiti sia in fase di check-in sia di check-out. Ma non solo, alcune catene d’alberghi si affidano persino a robot capaci di effettuare le pulizie in maniera 100% autonoma, rilevando, grazie a scanner di ultima generazione, il livello di sporco all’interno delle singole stanze o appartamenti. Sulla stessa lunghezza d’onda si conferma anche un’altra fonte autorevole, vale a dire la Swiss Hotel Management School che descrive, anzi propone dei robot utilizzati, per lo più, in ottica delivery. Nel dettaglio, le innovazioni portano nelle camere e agli ospiti in questione ciò che viene ordinato in lassi di tempo relativamente brevi e in tutta sicurezza. Per ultima, ma non meno importante, Medium si prende la scena con un punto di vista aggiuntivo: gli albergatori possono sfruttare l’intelligenza artificiale per cambiare il proprio tariffario o i prezzi dei servizi e delle camere a seconda delle necessità della clientela e le spese programmate durante un determinato periodo storico. Come si sviluppa il processo? Sistemi e piattaforme avveniristiche analizzano day by day il ritmo delle prenotazioni, le tariffe della concorrenza, le previsioni meteo, il sentiment sui social e persino le attività di ricerca locale di hotel e voli. In seguito viene raccolta una mole incredibile di dati e, come ultimo step, i prezzi vengono modificati al fine di massimizzare l’occupazione dell’albergo.

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