Cresce l’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale tra gli studenti italiani. Nonostante l’ampia diffusione, infatti, gli studenti mostrano spirito critico. Il 58%, ad esempio, si dice favorevole al monitoraggio dell’uso dell’IA a scuola per evitare casi di plagio. Secondo una nuova ricerca di NoPlagio.it, il 75% dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni utilizza strumenti di IA per realizzare temi e progetti scolastici. Il dato è in forte crescita rispetto all’anno precedente, segnando un aumento del 10%. Anche l’uso settimanale dell’IA è salito dal 33% al 51%, mentre quello quotidiano è passato dall’8% al 19%. Il 97% degli studenti ha già sperimentato l’IA, con un incremento dell’11% in un solo anno. L’intelligenza artificiale viene usata soprattutto per cercare informazioni, imparare e rispondere a test.
Ben il 76% la utilizza per ricerche scolastiche, mentre il 42% la considera uno strumento utile per apprendere. I dati evidenziano una crescente familiarità con queste tecnologie. L’82% degli studenti pensa che l’IA farà parte in modo stabile del proprio futuro. Aumenta la fiducia nel suo potenziale formativo. Il 58% degli intervistati sostiene che sia utile monitorarne l’uso per promuovere correttezza e responsabilità. Diminuiscono le paure legate circa un uso scorretto: cala del 3% la preoccupazione per un possibile abuso dell’IA. Sempre più studenti vedono nell’intelligenza artificiale una risorsa educativa, capace di arricchire l’apprendimento e rendere lo studio più accessibile.
NoPlagio.it, la piattaforma internazionale per il rilevamento del plagio e dell’uso dell’IA nei testi scolastici (che conta oltre 6 milioni di utenti nel mondo, di cui circa il 10% in Italia) sottolinea proprio l’importanza di usare questa tecnologia con “saggezza“. “L’IA è una grande opportunità – avverte Nazim Tchagapsov, CEO di NoPlagio – ma senza educazione al pensiero critico può diventare un rischio”. La ricerca ha coinvolto un campione casuale di 1007 studenti italiani tra i 16 e i 18 anni.