Threads: l’evoluzione dei social media arriva con Meta

 Threads: l’evoluzione dei social media arriva con Meta

Meta, l’azienda che gestisce social come Facebook e Instagram e l’app più utilizzata in Europa, Whatsapp, ha lanciato una nuova piattaforma di social media chiamata Threads. Questo nuovo social ha raggiunto in sette ore 10 milioni di iscritti, in 24 ore 30 milioni e nel weekend è arrivato a 100 milioni di utenti sparsi in tutto il globo.

Antagonista di Twitter

La nuova piattaforma è un diretto competitor di Twitter anche se, per ora, non ha a bordo le stesse funzioni. Gli hashtag non sono ancora implementati ma sembra che arriveranno presto, non c’è un elenco dei trending topic e manca la possibilità di utilizzare le liste. L’interfaccia è semplice e permette di scrivere messaggi di 500 caratteri, di postare link, fotografie e video fino a cinque minuti di lunghezza. Threads si appoggia ad Instagram e mette in evidenza sui profili degli utenti un link diretto all’account di Instagram per permettere di approfondire la conoscenza degli utenti. Di fatto si tratta di una piattaforma di microblogging, niente di nuovo all’orizzonte, ma il vero valore aggiunto è che Thread, appoggiandosi appunto a Instagram, può contare da subito su una base di oltre 2 miliardi di utenti.

In Europa non è ancora accessibile (ufficialmente)

Ci risiamo sul fronte privacy. Quando si installa la app di Threads ci viene indicato che questa raccoglierà informazioni come dati di utilizzo, contatti, identificatori, posizione, salute, cronologia di navigazione e altri dati da associare agli utenti. Il garante della privacy in Irlanda, sede di Meta, ha verificato incompatibilità di Threads con il GDPR e, stando così le cose, sembra che per ora l’unico modo di utilizzare la piattaforma in Europa sia quella di trovare un escamotage per averla. Basandosi su Instagram sembrerebbe che eliminare l’account di Threads significherebbe cancellare anche quello di Instagram ma su questo è intervenuta direttamente Meta affermando che che stanno già lavorando per risolvere il problema.
Fatto sta che ci sono già tanti utenti europei e italiani presenti tramite l’utilizzo di un file APK sui dispositivi Android, che permette l’installazione diretta della app o l’utilizzo di una VPN nei dispositivi con iOS, che permette dei accedere all’Apple Store americano e scaricare Thread. C’è anche la possibilità, sempre per iPhone, di scaricare l’app TestFlight e, da li, scaricare il nuovo social.

Ora vedremo se Thread diventerà un valido sostituto di Twitter e lo farà senza snaturare la piattaforma o implementando algoritmi impossibili ma assecondando tutti quegli utenti che, delusi dalle ultime novità introdotte in Twitter -come la spunta blu a pagamento ma soprattuto la limitazione alla visualizzazione dei tweet se non abbonati- hanno scelto di provare il nuovo social con la speranza di poterlo definitivamente sostituire a quello di Musk.

About Post Author

Potrebbe anche interessarti