Intelligenza artificiale: risorsa o pericolo per il giornalismo?

 Intelligenza artificiale: risorsa o pericolo per il giornalismo?

Rispondiamo subito alla domanda: “L’intelligenza artificiale sostituirà il lavoro dei giornalisti?” la risposta, per ora, è no.
L’intelligenza artificiale non sostituirà a breve i giornalisti nel loro mestiere dove etica, deontologia e empatia sono parti fondamentali.
L’AI però sta rapidamente trasformando il campo del giornalismo, offrendo opportunità per la produzione di notizie e informazioni. L’uso dell’AI nel giornalismo ha già iniziato a rivoluzionare il modo in cui le notizie vengono scritte, pubblicate e distribuite.

L’IA può essere utilizzata in diverse fasi del processo di produzione di notizie. Ad esempio, può essere utilizzata per creare una bozza su cui iniziare ad imbastire un articolo o per estrarre automaticamente informazioni da fonti di dati pubbliche e private, identificare tendenze e analizzare dati per la realizzazione delle notizie.

Ma l’IA non è solo una tecnologia che può essere utilizzata per aiutare il processo di produzione di notizie, può anche essere utilizzata per migliorare la qualità delle notizie stesse come, ad esempio, per valutare la credibilità delle fonti di informazione e aiutare i giornalisti a identificare notizie false o fuorvianti o persino per generare un volto umano che legga in maniera naturale gli articoli, come nell’esempio qui sotto.

Attenzione però ad utilizzare l’AI nel giornalismo, il rischio potrebbe essere una maggiore standardizzazione e omogeneizzazione del contenuto delle notizie, a scapito della diversità delle opinioni e delle prospettive, un’evoluzione del copia-incolla, pratica che spesso si vede utilizzata negli articoli di diversi giornali.

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