Spegnere lo Spid? Una marcia indietro sulla strada dell’innovazione

 Spegnere lo Spid? Una marcia indietro sulla strada dell’innovazione

Identità digitale, Di Costanzo (Fondazione Italia Digitale): “Un errore spegnere lo Spid. Puntiamo all’integrazione dei sistemi e alla conferma di servizi digitali ormai popolari

Spegnere lo Spid

Più di 30 milioni di persone usano l’identità digitale Spid, diventata ormai la chiave di accesso ai servizi digitali delle PA, spegnerla rappresenterebbe un’involuzione nella strada dell’innovazione. Parliamo di un sistema diventato popolare, sicuramente perfettibile e aggiornabile: una marcia indietro sarebbe una scelta difficilmente comprensibile e contro la ‘scalata’ digitale che l’Italia sta facendo, seppur con fatica, da anni”, così il presidente di Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo alla proposta del Governo di far migrare l’identità digitale sulla carta di identità elettronica (Cie).

Come evidenziano anche esperienze europee parliamo di due sistemi, Spid e Cie, perfettamente integrabili. Sono ancora tante le sfide che il nostro Paese deve affrontare sul campo dell’innovazione digitale, come dimostrato anche dai dati dell’ultimo indice DESI. Concentriamoci su cultura, competenze, formazione – conclude Di Costanzo – invece di mettere in discussione un sistema ormai rodato, conosciuto e utilizzato dalla maggior parte dei cittadini”.

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