Non solo guerra e pandemia: ricordiamo il 2022 come l’Anno Europeo della Gioventù

 Non solo guerra e pandemia: ricordiamo il 2022 come l’Anno Europeo della Gioventù

A furia di parlare di pandemia, di guerra e di disastri naturali, spesso dimentichiamo che il mondo non è solo “morte e distruzione”, ma anche “progresso, rinascita e sviluppo”. Se così non fosse, il nostro destino come “razza umana”, si sarebbe già interrotto secoli fa. Certamente il 2022 sarà ricordato come l’anno dello scoppio della guerra in Ucraina, così come il 2020 lo sarà per lo scoppio della pandemia da Covid-19. Eppure, il 2022 è anche l’Anno Europeo della Gioventù #EYY2022, con 9 temi, dal futuro del nostro mercato del lavoro alle questioni di inclusione, allo sviluppo digitale, che i nostri giovani stanno discutendo ed affrontando parallelamente in tutti gli stati della nostra Unione europea. Sono quasi 5.000 gli eventi e le iniziative di incontro e formazione organizzate e programmate in Europa, ma non solo, fino alla fine dell’anno a tema #EYY2022.

L’Anno europeo della gioventù dovrebbe portare un cambio di paradigma nel modo in cui includiamo i giovani nelle politiche e nei processi decisionali. Gli obiettivi dell’Anno sono ascoltare, coinvolgere e promuovere opportunità concrete per i giovani. Dobbiamo anche colmare il divario tra le generazioni”, ha detto Mariya Gabriele Commissario europeo per l’Istruzione e la Gioventù.

Ma cosa sta facendo l’Europa per i giovani? Ha creato il “Corpo europeo di solidarietà”, un programma per creare opportunità per i giovani di impegnarsi in attività di solidarietà all’estero o nel loro paese in progetti a beneficio delle comunità. Ha sviluppato l’iniziativa “Dialogo con i giovani dell’UE”, un meccanismo di dialogo tra i giovani e i responsabili delle decisioni che si svolge nel quadro della strategia dell’UE per la gioventù. Ha costituito “DiscoverEU

un’iniziativa che offre ai diciottenni la possibilità di viaggiare e scoprire l’Europa e ogni anno l’Unione Europea premia giovani selezionati con un abbonamento. E, poi, c’è il progetto “Erasmus+”, la colonna portante di tutte le iniziative in tema di scambi culturali ed esperenziali tra giovani studenti europei. Un programma a sostegno dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport in Europa, in grado di creare opportunità di studio, di formazione e molto utile anche per acquisire esperienza all’estero. Ogni anno, inoltre, la Segreteria Generale del Consiglio (SGC) offre 4 tipologie di tirocini: retribuiti, non retribuiti, tirocini riservati agli studenti delle scuole dell’amministrazione nazionale e programmi speciali per tirocinanti con disabilità.

Entrare a far parte del team del Consiglio significa ottenere: esperienza diretta del lavoro dell’SGC, conoscenza dell’UE, comprensione dei processi e delle politiche delle istituzioni dell’UE, l’opportunità di partecipare alle attività quotidiane del Consiglio, di lavorare in un ambiente multiculturale, multilingue e multietnico. Nell’ambito dell’Anno europeo della gioventù, è stato avviato anche il podcast CitizenCentral per dare voce alle proposte dei giovani europei sul futuro dell’UE.

About Post Author

Potrebbe anche interessarti