Wando, il primo meta influencer 3D italiano

 Wando, il primo meta influencer 3D italiano
Influencer, metaverso e realtà: come saranno gli influencer di domani? Lo abbiamo chiesto a Wando o meglio ai suoi social media manager, Umberto e Giulio, che hanno lanciato questo nuovo progetto innovativo tutto italiano.

Ciao, piacere Wando! Così abbiamo conosciuto Rogerio Patacca, in arte Wando, il primo meta influencer 3D italiano. Un bel primato, no? A differenza degli altri virtual influencer, la sua vita si alterna tra metaverso e realtà con l’obiettivo di diventare un “vero” influencer virtuale. E in futuro un attore.

Wando ha 23 anni, vive a Roma e studia recitazione. Ogni giorno si racconta sui social, in particolare Instagram, dove piano piano sta costruendo la sua community con cui discute di temi di carattere pubblico, condivide foto, video e storie. Per vivere e cercare di emergere, lavora inoltre con dei brand che si affidano a lui per fare delle pubblicità ironiche sui prodotti selezionati.

I punti forti su cui punta il personaggio sono la capacità di pensare e fare battute comiche sul mondo che lo circonda e la capacità di essere particolarmente bravo nell’ideare battute nonsens. Wando vuole rappresentare quella minoranza di persone che, come lui, a causa di particolarità fisiche e sociali non facili da affrontare faticano a farsi spazio nel mondo della recitazione e del cinema.

Ma di cosa tratta nello specifico il progetto? Umberto Carpani e Giulio Lucchetti, due giovani studenti dello IED di Roma, ci raccontano il dietro le quinte di questa avventura.

Ciao ragazzi! La prima curiosità è sicuramente da dove nasce il progetto?

Abbiamo lanciato questo progetto a fine Febbraio. Entrambi abbiamo fatto lo IED a Roma, l’idea è partita da qui. Giulio ha studiato di più l’aspetto di modellazione; mentre io più l’aspetto del prodotto e della grafica. Volevamo fare un progetto insieme, avevamo sentito parlare di Miquela, la più grande digital influencer che c’è adesso al mondo, e abbiamo pensato di cavalcare questa idea nell’onda del metaverso. Abbiamo visto ciò che ha fatto lei e molti altri e abbiamo pensato di riproporlo anche qui in Italia. Non è da molto che si sta parlando di metaverso qui e quindi abbiamo provato a costruire il nostro prodotto e a lanciarlo sui social, in particolare Instagram. Lo abbiamo chiamato Wando e quello che cerchiamo di fare ogni giorno è renderlo più umano possibile. Ora siamo i suoi social media manager.

Qual è la sua particolarità?

Noi lo definiamo un umano in 3D che aspira a diventare un meta influencer. Sia la testa che il corpo è realizzata in 3D, mentre gli altri digital influencer hanno magari la testa in 3D e il corpo umano. Abbiamo lavorato molto anche sullo stile grafico per distinguerlo completamente dalla realtà. Mettersi su una piattaforma con un digital influencer potrebbe sembrare poco innovativo al momento, ma bisogna vederla sul lungo periodo. Il metaverso, chiaramente, è una cosa su cui stanno investendo molto, può essere bello brutto, però si parla di trasportare molti aspetti della nostra vita lì. Avere già dei digital influencer presenti può agevolare. Pensiamo, ad esempio, a quando la Ferragni o Fedez non saranno più così giovani e vorranno fare altro. La potenzialità dei personaggi digitali è invece proprio la loro resistenza a lungo termine. Pensiamo a Topolino, lui vive dagli anni 30. Noi non ci meraviglieremmo se un giorno dovessimo vedere Topolino digital Influencer. Il senso è che tu avresti dei personaggi che potrebbero fare qualsiasi cosa, collaborare con le varie aziende, fare community e fare cose che gli altri non possono fare. Certo, il meta influencer, ti dà un po’ l’impressione di essere più distaccato, ma perché comunque il virtuale in generale ti dà questa impressione. In piena pandemia, però abbiamo capito che queste barriere si possono tranquillamente eliminare. È semplicemente un nuovo modo di relazionarsi.

Qual è la vita di Wando?

Il suo sogno è quello di diventare attore. E quindi si sta sviluppando sui social per inseguire questo sogno. Si è laureato da poco in cinema, sta cercando vari corsi e sta mandando curriculum per trovare qualcuno che lo faccia lavorare. La giornata di base di Wando è questa. Ora sta per tornare dalle vacanze, a Roma, per cercare nuove opportunità. Cerchiamo di far vivere il personaggio in ogni aspetto, non solo tramite delle foto o dei post, ma avviando discussioni e confronti con i suoi follower. L’idea è quella di creare una community intorno a Wando e questa è una cosa nuova in Italia. Noi siamo solo i suoi social media manager, ma chi parla è lui. Proprio grazie a questo, molti riconoscono che Wando è davvero molto realistico e ci chiedono spesso dove si trova o come poterlo incontrare.

Come sta andando il progetto?

All’inizio c’era molta curiosità. Chiaramente ci sono alti e bassi a seconda di ciò che pubblica Wando. Siamo arrivati anche ad avere discussioni pesanti con alcune persone su temi di interesse pubblico. Il paradosso era che l’utente parlava ad un potenziale avatar e tutto questo è molto divertente. Il progetto è gestito da me e Giulio sotto tutti i punti di vista. A volte chiaramente non è semplice gestire tutto, soprattutto perché facciamo anche altre cose, ma ci crediamo molto e ci investiamo la maggior parte del nostro tempo. Abbiamo avviato alcune collaborazioni tramite Instagram e TikTok. Le collaborazioni con le aziende hanno grande potenziale, soprattutto perché Wando è un influencer digitale e le persone potrebbero essere anche più incuriosite. L’obiettivo da settembre è quello di portare Wando ad avere più visibilità e siamo sicuri che con la sua storia possa davvero riuscirci. Puntiamo molto sulla qualità dei contenuti, piuttosto che sulla quantità. Per questo, finora, ci eravamo concentrati su post, foto e storie. Ma vorremmo implementare di più i contenuti video, che richiedono più tempo, ma sono quelli che attualmente vanno di più.

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