Papageno, per un’informazione responsabile sul suicidio

 Papageno, per un’informazione responsabile sul suicidio

Avete mai sentito parlare dell’effetto “Papageno”? È l’effetto protettivo che i media possono avere nel ridurre l’incidenza dei suicidi. Come pubblicato su Lancet Public Health nel numero di febbraio 2022, la narrazione, da parte dei media, di storie di speranza e di guarigione, ha un effetto protettivo per le persone che presentano una vulnerabilità in relazione al potenziale suicidio. La gestione attenta della cronaca sui casi di suicidio consente insomma di ridurre il rischio emulativo.

Raccontare le notizie è il dovere del giornalista ed è importante per tutti. Ma ogni notizia ha una sua complessità che spesso la cronaca tende a comprimere. Non solo: a condizionare chi racconta con parole o immagini su qualsiasi media è la scarsità di tempo, che spinge ad automatismi ben noti a chi svolge la professione del giornalista – spiegano i promotori -. Quando si tratta di suicidio, specie nel caso di adolescenti o giovani, gli automatismi della cronaca possono essere una trappola pericolosa: per la qualità della cronaca stessa, ma ancor più, per il rischio di generalizzazioni ed emulazioni. Fino a determinare quello che in letteratura scientifica è noto come effetto Werther, cioè il fenomeno di diffusione contagiosa di episodi suicidari, specie tra i giovani, legati alla diffusione di un racconto che riferisce un caso di suicidio, specie se si tratta di soggetti molto noti o di casi dai contorni particolari o efferati”.

È nato così Papageno.news per un’informazione responsabile sul suicidio: è il primo sito internet di riferimento sul tema in Italia, nato da una collaborazione tra medici e giornalisti, con il patrocinio di ordini e associazioni nazionali e regionali, che fornisce indicazioni sul modo più corretto di fare informazione a proposito di casi di suicidio, o tentato suicidio, specie nel caso di adolescenti, per ridurre al massimo il rischio di emulazione, senza comprimere il diritto di cronaca e alla buona informazione.

Il sito si rivolge innanzitutto ai professionisti dell’informazione e della comunicazione, ma si propone di essere utile per tutti coloro che intendono pubblicare su questi temi, con qualsiasi mezzo, dalla carta, ai video, ai social media.

Papageno

Tre le sezioni principali del sito:

  • Come Parlarne: con informazioni di base e una check-list con le indicazioni degli errori da evitare e le informazioni da fornire nella trattazione di casi di suicidio.
  • Per Capire: storie e notizie positive sulla cura del disagio di giovani e adolescenti e approfondimenti sul tema.
  • Risorse: risorse disponibili, online e offline, sul tema.

Il sito fornisce un utile vademecum in 4 PASSI per migliorare il modo di raccontare casi che possono avere a che fare con il togliersi la vita. Spiega chiaramente, ad esempio, “cosa fare”:

  • Descrivere il decesso usando un linguaggio attento alla sensibilità di una famiglia in lutto.
  • Riportare che è stata trovata una lettera il cui contenuto è sotto revisione (non diffondendone il contenuto).
  • Limitare al massimo le informazioni personali.
  • Sottolineare la complessità del fenomeno suicidario e descrivere i campanelli d’allarme del suicidio e i fattori di rischio (es. depressione, fluttuazioni dell’umore, crollo del rendimento scolastico, uso di sostanze, ritiro sociale, problemi relazionali eccetera) che possono contestualizzarlo.
  • Limitare al massimo i dettagli rispetto all’episodio oggetto della cronaca.
  • Fornire il contesto e i fatti in modo da contrastare la percezione che il suicidio sia connesso all’eroismo, all’onore o alla lealtà a un individuo o un gruppo.
  • Cercare i migliori dati disponibili su un piano scientifico ed epidemiologico e utilizzare parole come “aumento” e “crescita”.
  • Gestire la gerarchia della notizia di un suicidio evitando ogni enfasi eccessiva.
  • Spiegare che strategie di aiuto, supporto e trattamenti sono efficaci per la maggior parte delle persone che hanno pensieri suicidari.
  • Fornire informazioni accessibili su dove e a chi chiedere aiuto.

Papageno.news è un progetto di Neuropsichiatria infantile, Dipartimento di Scienze della Sanità pubblica e pediatriche dell’Università degli Studi di Torino e del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università degli Studi di Torino gestito da Corep Torino ed è finanziato da Fondazione Specchio dei Tempi. Il progetto ha ottenuto il patrocinio di Ordine dei Giornalisti Consiglio Nazionale, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Torino, Associazione Stampa Subalpina, Sinpia Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Università degli Studi di Torino. 

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