LinkedIn e COVID-19: perchè le aziende non hanno sfruttato LinkedIn?

 LinkedIn e COVID-19: perchè le aziende non hanno sfruttato LinkedIn?

E se le relazioni umane fossero cambiate definitivamente dopo questa esperienza di COVID-19?

In questo articolo ti farò molte domande, questo perché è importante generare quesiti per trovare più soluzioni allo stesso problema.

LinkedIn venne lanciato il 3 maggio 2003, dopo due anni erano già 2 milioni gli iscritti a questa piattaforma dedicata al mondo del lavoro e delle relazioni umane di business.

LinkedIn è sicuramente la piattaforma che ci farà capire se e come sono cambiate, cioè se le aziende, ma prima ancora gli esseri umani che lo popolano o che lo popoleranno, riusciranno a comprendere l’importanza della creazione di una relazione umana, prima ancora di quella commerciale. Un bel banco di prova per i sociologi, che studieranno il nostro comportamento dopo questa grande tragedia, che ci ha donato anche moltissime opportunità, come un’accelerazione tecnologica che forse sarebbe arrivata tra almeno cinque anni. Il dato effettivo è che molte persone hanno compreso l’importanza e l’aspetto profittevole della creazione di relazioni online di business. Con l’avvento dei webinar abbiamo capito che molte cose che facevamo di persona, possiamo farle online, risparmiando tempo e soprattutto vivendo una vita migliore dedicandoci alla famiglia.

Ma c’è un elemento fondamentale che ancora sfugge all’imprenditore italiano: l’acquisizione dei clienti non può essere generata solamente da un meccanismo automatizzato.

Forse starai pensando che sono pazza, ma la qualità del rapporto umano vince su qualsiasi altra variabile legata alla crescita di un’azienda. Immagina quante grandi società hanno puntato sulla creazione di una community. Parliamo di multinazionali, ribadiscono i valori, a volte, senza nemmeno far vedere nelle loro pubblicità il prodotto.

Ho sentito molti imprenditori dire che queste strategie se le possono permettere solo le multinazionali, purtroppo è l’atteggiamento tipico di chi non riesce a fare una cosa perché è troppo ignorante da capirne il significato e le proiezioni future. All’inizio di questa pandemia tantissime aziende hanno deciso di rimanere immobili, senza emettere alcun comunicato stampa e senza applicare strategie commerciali di contenimento. Per contenimento intendo la digitalizzazione dei processi di acquisizione clienti (i commerciali non potevano uscire), ma anche il dialogo digitale con i clienti e fornitori in essere.

La cosa interessante sarà capire quante di queste aziende smetteranno di fare quello che facevano in passato per applicare nuovi modelli di relazione con e fra i dipendenti, clienti e fornitori. L’Italia avrà imparato davvero la lezione? Avrà capito che diversificare e quindi avere rapporti non solo con i soliti fornitori abituali, salva dalle situazioni di stallo? Avranno capito che far lavorare i dipendenti otto ore da terminale, come se stessero in azienda è una violenza che ricadrà su di loro a breve (licenziamenti e proteste)? Ed ancora il webinar, le videoconferenze, i meeting entreranno a far parte del processo comunicativo interno ed esterno delle aziende italiane per risparmiare tempo e denaro?

Riguardo Linkedin, le aziende riusciranno a comprendere che non è una vetrina ma uno strumento di pre-vendita?

di Valentina Vandilli

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