Il futuro è vicino, è partita la produzione delle prime auto volanti

 Il futuro è vicino, è partita la produzione delle prime auto volanti

Durante gli anni 70-80 il futuro che ci immaginavamo era decisamente tecnologico ed innovativo, complici film e telefilm (non chiamatele serie tv!) come Star wars, Blade Runner, Spazio 1999 o Star Trek, facevano volare la nostra fantasia fino ad idealizzare una civiltà futuristica completamente diversa da quella che in effetti è. Certo in alcuni ambiti di passi avanti ne sono stati fatti eccome, per un bambino dell’epoca ritrovarsi tra le mani uno smartphone di oggi, cioè un telefono piccolo, senza fili né pulsanti, trasportabile ovunque, dotato addirittura di monitor con il quale fare videochiamate, sarebbe stato già un immenso sogno esaudito.

Lo stesso discorso si potrebbe applicare ai molti altri strumenti di cui siamo circondati nella nostra realtà quotidiana, dai notebook, agli mp3 ascoltabili da qualunque dispositivo, dalle cuffie wireless e piccolissime, alle tv gigantesche ma piatte, insomma in questo ambito l’innovazione ha fatto un salto in avanti macroscopico.

Ma che fine hanno fatto tutte le altre invenzioni che ci aspettavamo di trovare, varcata la soglia degli anni 2000? Già perché le nostre piccole e fantasiose menti avevano elaborato uno stravagante futuro in cui gli spostamenti si facevano in un istante, grazie al teletrasporto, e da un’epoca all’altra, grazie alla macchina del tempo, le città avrebbero dovuto avere un’architettura degna di Coruscant (Star Wars) o di Trantor (se preferite rifarvi alla letteratura fantascientifica di Isaac Asimov) ed i nostri mezzi di trasporto sarebbero stati certamente le auto volanti.

Beh, il 2000 è passato e nessuno degli immaginifici scenari di cui sopra si è realizzato. Personalmente però se ne avessi avuto la possibilità, avrei scommesso sulla macchina volante, tra tutte mi sembrava l’idea più plausibile.

In effetti da allora in molti si sono cimentati nel tentativo di riprodurne, senza mai troppo successo, nonostante negli ultimi anni ci sia stata un’accelerata verso creazioni sempre un più funzionali.

Per capire quanto è sentita la voglia di realizzare un vero prototipo di macchina volante basti pensare che lo scorso febbraio si è tenuto, in California, GoFly, un concorso che mette in palio addirittura un milione di dollari a chi fosse in grado di dar vita ad una vera auto volante. Inutile dire che nessuno è veramente riuscito nell’impresa, arrivando al massimo a far volteggiare il proprio mezzo qualche istante prima della sua ricaduta a terra.

Eppure le speranze per chi, come me, si auspica un giorno di girare per città con uno di questi affascinanti mezzi non sono ancora sepolte. E’ infatti entrato in produzione il primo modello di mezzo che più si avvicina ad un veicolo areo urbano, PAL-V (Personal Air and Land Vehicle) è il suo nome e si tratta in realtà di un ibrido, capace sia di muoversi sull’asfalto che innalzarsi a diverse decine di metri da terra, dall’aspetto simile alla cabina di un elicottero con 3 ruote e con una sola elica retrattile. Ovviamente per il momento ha molte limitazioni (necessita della licenza da pilota per essere manovrato, vanta un costo esorbitante e per il momento ospita fino a 2 passeggeri) ma è già un buon passo nella direzione giusta.

La verità è che il settore è in fermento già da diversi anni e non sono poche le aziende che ci stanno portando sempre più vicini alla agognata meta, certo la strada è ancora impervia e tortuosa ma di anno in anno vediamo modelli sempre più performanti ed adattabili ad un uso quotidiano.

Per il momento i concept sono ancora troppo simili a piccole astronavi, a strambi aerei o a giganteschi droni eppure tra questi non si può fare a meno di citare la Transition TF-X, progettata proprio per entrare a far parte del mercato di massa delle auto volanti, con un design accattivante ed in grado di competere con i mezzi dei grandi film di fantascienza che ci hanno fatto sognare da bambini. Ovviamente anche in questo caso il costo è stellare e non permette di essere guidata senza la licenza da pilota, però ospita quattro passeggeri e mantiene le dimensioni compatte di un’automobile.

Per il momento dobbiamo restare con i piedi (e le ruote) per terra continuando a circolare con i nostri vecchi e collaudati mezzi, confidando che un futuro in cui sfrecceremo con avveniristiche auto volanti non sia troppo lontano.

di Cristina Giacomelli

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