La città sostenibile secondo la web conference di The Innovation Group

 La città sostenibile secondo la web conference di The Innovation Group

Si è tenuta, mercoledì 30 giugno, la web conference “La città sostenibile. Il Digitale per Governare le Reti dell’Energia, della Mobilità, dei Trasporti e della Logistica” organizzata da The Innovation Group (TIG), azienda di servizi di consulenza e di ricerca di mercato indipendente, specializzata nello studio delle evoluzioni del mercato digitale e nei processi d’innovazione abilitati dalle tecnologie e dalla conoscenza. 
L’incontro, partendo dalla considerazione che nel prossimo futuro la tecnologia imprimerà una spinta decisiva alla sostenibilità, ha analizzato, attraverso alcuni casi di eccellenza della realtà italiana, le opportunità che le nostre città hanno per diventare smart e sostenibili. Quattro le sessioni moderate da Roberto Masiero ed Elena Vaciago, rispettivamente Presidente e Associate Research Manager di The Innovation Group, e con focus su:
– smart government
– ambiente, economia circolare, energia intelligente
– smart mobility
– 5G e le infrastrutture digitali delle città sostenibili.

Smart Government

Ad aprire la sessione su smart government, l’intervento di Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano. Per l’amministrazione meneghina è fondamentale che innovazione e sostenibilità viaggino sempre assieme e, per questo, ha sviluppato un modello che è a disposizione di tutte le pubbliche amministrazioni. Tale modello è semplice e si basa su tre criteri: risparmio di tempo, risparmio di costi e impatto sulla sostenibilità. Un algoritmo raccoglie i dati e mette in luce i vantaggi del digitale.
Marco Pironti, Assessore all’Innovazione e Progetto Smart City, del comune di Torino, ha invece parlato della riflessione che l’amministrazione ha fatto su come il concetto di resilienza si sposi con la città e possa essere sviluppato su due livelli: co-design e rigenerazione. Con il primo si intende disegnare una Torino come somma di smart community, ognuna con le proprie esigenze, nel secondo si parte da ciò che si ha, si valorizza ciò che si fa già bene concentrandosi sulle eccellenze. Il comune di Torino ha deciso di muoversi su quattro linee strategiche che vedono la città:
partecipata: con cittadine, cittadini e quartieri attivi
dinamica: ricca di cultura, innovazione, opportunità e talenti
vivibile: accessibile, circolare, sana, verde
solidale: una città dei diritti.
Sulla base di queste strategie si procederà all’attuazione di progetti specifici finanziati dai fondi del REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe). 
Per Raffaele Gareri, Direttore Trasformazione Digitale e Sviluppo Economico Urbano, Roma Capitale e CoFounder di “The Smart City Association Italy”, i modelli attuali delle città non sono più idonei e vanno ripensati. È necessario ripensare le comunità del futuro partendo dai bisogni con un approccio diverso per poter affrontare la nuove sfide in modo innovativo. Oggi, grazie anche alle ingenti risorse messe a disposizione dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), si rivela basilare ragionare in ottica di partenariato pubblico e privato.
Tra i progetti che l’amministrazione romana sta portando avanti, ci sono Smart Wallet Citizen, un sistema incentivante per i cittadini virtuosi, le Piazze Smart, ovvero spazi nei quali verranno installati strumenti di innovazione tecnologica e sociale, connessi e accessibili, e La Casa delle Tecnologie Emergenti, concepita come collettore di soluzioni innovative provenienti dalla collaborazione con università e startup.
A chiudere la prima sessione, Paolo Di Bartolomei, Responsabile Institutional & External Communication di FiberCop, società creata ad aprile 2021 da TIM per sviluppare ed estendere la rete in fibra ottica sul territorio italiano.
Secondo Di Bartolomei esiste una nuova interpretazione della smart city. È bene parlare di smart communities, una rete di ecosistemi, una rete di comunità collegate tra loro, rete che va organizzata e coordinata dalla pubblica amministrazione. Per questo tipo di contesto, che presenta un’ evoluzione della domanda legata anche a fenomeni come lo smartworking, la didattica a distanza, lo spostamento della TV da etere a cavo, è necessaria anche una rete fisica di collegamento, ed è qui che si rivela strategica la presenza della fibra ottica.

La città sostenibile

Ambiente, Economia Circolare, Energia Intelligente

La seconda sessione della web conference ha ospitato, come primo contributo, quello di Silvia Celani, Head of Innovation di Acea, la quale ha dichiarato che le utilities giocano un ruolo fondamentale nel percorso verso la sostenibilità. Tale obbiettivo si può raggiungere attraverso la creazione di un ecosistema, di una comunità che permetta di unire le forze. Acea sta contribuendo alla nascita di “Zero”, il primo acceleratore Cleantech della rete di Acceleratori di CDP (Cassa Depositi e Prestiti), per avere accesso velocemente alle migliori innovazioni in ambito green-tech. L’intento è quello di attivare delle concrete collaborazioni con le startup che verranno selezionate.
Per Enrico Piraccini, Head of Development & Innovation del Gruppo Hera, la città smart deve essere sicura, intelligente e sostenibile. La transizione ecologica delle città si basa su tre pilastri: infrastrutture, persone e dati. Grazie alla mole di dati di cui si può disporre oggi è possibile compiere aggregazioni, fare analisi e mettere in atto azioni specifiche, ma è anche necessario lavorare sul concetto di economia comportamentale per sensibilizzare le persone alla sostenibilità. Proprio per coinvolgere le persone, Hera lavora a progetti di cashback territoriale, un meccanismo che premia il cittadino virtuoso tramite coin che si possono utilizzare, ad esempio, per ottenere sconti in bolletta.
«L’economia circolare è sempre stata nel DNA di Comieco» afferma invece Lorenzo Bono, Responsabile Ricerca & Sviluppo dell’azienda «il riciclo di carta in Italia è una storia di successo per una nazione con scarsità di materie prime.  La raccolta differenziata ha reso le città “foreste urbane”».
Ha inoltre evidenziato le cinque direttrici strategiche per la filiera della carta nel Recovery Fund: ottimizzare il recupero del materiale, decarbonizzare i cicli produttivi, sviluppare nuove filiere industriali, digitalizzare i processi e ottimizzare la logistica dei rifiuti.
Secondo Bono, il PNRR ha fatto propria la parte relativa alle componenti dell’ economia circolare e la tecnologia sarà sempre più d’aiuto grazie anche al fatto che cresce il numero di cittadini consapevoli su queste tematiche.

Smart Mobility

La sessione ha avuto inizio con la testimonianza di Valentino Sevino, Mobility Planning Area Director di AMAT. Sevino ha parlato di come viene monitorata la mobilità a Milano attraverso l’analisi dei Big Data. «In questo periodo è stato importante fornire al decisore politico i possibili scenari in vista della riapertura, ad esempio l’indice di congestione stradale, lo sharing, gli accessi alla metropolitana, la situazione del sistema delle soste», ha affermato il manager, aggiungendo che «si rilevano grossi sforzi in termini di risorse per gestire i dati in maniera corretta e più utile lavorando sul tema del’Intelligenza Artificiale nella città. Obiettivo: creare un ecosistema digitale della mobilità».
A seguire, l’intervento di Samuel Sed Piazza, Direttore Europeo di Moovit, provider di servizi per semplificare la mobilità urbana. Qualche dato: più di 990 milioni di utenti in 112 Paesi, presenza in 3.400 città, disponibilità in 45 lingue, 7.500 transit agencies e 320 micromobility providers. Moovit acquisisce i dati dalle amministrazioni pubbliche o, nel caso non disponibili, dagli utenti della community. I dati vengono accorpati grazie al machine learning per fornire all’utente finale un dato il più possibile esatto. Nel futuro sarà fondamentale inglobare le diverse forme di mobility.
A chiudere la sessione, il contributo di Eneida Lila, Infrastructure & Territories Business Developer di Dassault Systèmes. Lila ha presentato 3DExperience Twins, una piattaforma che consente di mettere assieme tutte le informazioni relative a una città, strutturarle e quindi effettuare simulazioni di possibili scenari futuri. L’idea che sta alla base di questa piattaforma è quella di avere un percorso di pianificazione strategica, con al centro le città, in cui vengono ridotte le inefficienze, ottimizzate le performance e si imprime un’accelerazione verso soluzioni innovative grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.

5G e le infrastrutture digitali delle città sostenibili

Il contributo per la quarta e ultima sessione è arrivato da Mario Frullone, Direttore delle Ricerche presso Fondazione Ugo Bordoni, il quale ha spiegato vari aspetti tecnici legati al 5G e al suo utilizzo collegato anche al PNRR. Infatti, proprio nel PNRR, sono previsti diversi interventi basati sul 5G come i corridoi per la sua diffusione tramite 2.645 km di “corridoi europei”, le strade extra-urbane predisposte e le aree mobili a fallimento di mercato. Affinché ciò avvenga, è necessario lavorare per ridurre il digital divide e intervenire sulle cosiddette “aree bianche e grigie”.
Per utilizzare le tecnologie per i collegamenti tra oggetti, in una città smart, la rete 5G si rivelerà essere di grandissimo impatto.

Conclusioni

Il compito di trarre una riflessione globale sui temi trattati dai relatori, è stato affidato ad Antonella Galdi, Vice Segretario Generale e Responsabile Innovazione e Sviluppo Tecnologico di ANCI.
Se da un lato la manager si è mostrata soddisfatta del cambio di approccio della pubblica amministrazione rispetto al passato, ovvero quello di avere ora una pianificazione programmata, una strategia integrata per dare un servizio, dall’altro ha manifestato preoccupazione su come questa strategia verrà tradotta in concretezza e nei tempi previsti, il 2026.
Proprio per questo ANCI sta lavorando con il Governo sulla velocizzazione dei processi di attuazione, quali, per esempio, lo snellimento e la semplificazione delle procedure di affidamento che garantiscano al tempo stesso trasparenza e rispetto dei tempi.

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